Oltre alle prime rotte che passavano per l'Africa Orientale, se ne aprirono altre più a nord. Ma quando si parla di spezie le cose si complicano ed è bene cercare di vedere le cose nella giusta prospettiva, e cercando di fare un po' d'ordine.
La rotta a sud, che dalla Malesia e dall'India arriva al Madagascar e all'Africa Orientale, è molto antica, ma ancora più antiche sono le civiltà che si sono sviluppate nelle aree delle spezie.
Per capire meglio come le varie rotte delle spezie iniziarono ad intersecarsi tra loro, e come le varie spezie entrarono negli usi e costumi medici prima e culinari poi, occorre procedere in parallelo con gli sviluppi delle civiltà antiche.
E già che ci siamo, visto che a volte un disegno vale mille parole, utilizziamo un po' di cartine storiche partendo da questa:

Voi mi direte: ma parti da molto lontano! Si, ma anche la cucina o meglio la gastronomia parte da lontano e si sviluppa proprio seguendo la crescita delle civiltà.
Proviamo a sovrapporre un'altra carta alla prima:

In grigio ho segnato le aree principali dove si sono sviluppati gli alimenti vegetali primari, e tra questi le spezie.
Zona 1 - Cina del Nord - Spezie ed erbe aromatiche: aglio, anice stellato, basilico, cannella, cipolletta, frassino spinoso, zenzero, cipolla;
Zona 2 - Sud Est Asiatico, India, Indonesia, Cina meridionale, Malesia - Spezie ed erbe aromatiche: basilico, cannella, cardamomo, citronella, curcuma, balanga, zenzero, garofano, noce moscata, pepe tondo e pepe lungo;
Zona 3 - Vicino e Medio Oriente - Spezie ed erbe aromatiche: aglio, aneto, anice, carvi, cerfoglio, coriandolo, cumino, dragoncello, maggiorana, menta, cipolla, origano, papavero, zafferano, sommacco (e la maggior parte delle radici, di frutta fresca e secca attualmente consumati in Europa, ma questa è un'altra storia).
Zona 4 - Bacino del Mediterraneo - Spezie ed erbe aromatiche: anice, cappero, cerfoglio, erba cipollina, alloro, maggiorana, menta, nigella, origano, prezzemolo, rosmarino, ruta, santoreggia, salvia, timo.
L'elenco delle spezie sarebbe in realtà più lungo, ma a noi basta questo piccolo estratto per iniziare a fare un paio di osservazioni.
La prima cosa che salta all'occhio è che spostandosi da est ad ovest, cresce il numero di "piante aromatiche" e decresce quello delle spezie propriamente dette.
La seconda è che zone vicine presentano contiguità nell'origine di alcune piante o spezie (vedi le zone orientali in contrapposizione a quelle occidentali).
Lasciamo le cartine che abbiamo visto un attimo in sospeso (ci torneremo più avanti) e torniamo a parlare di rotte delle spezie dove le avevamo lasciate: Egiziani ed importazione di incenso, mirra e cannella.



L’incenso veniva anche rielaborato per la composizione di unguenti e profumi, e si adottavano particolari accorgimenti per impedire agli operai di impadronirsene: Plinio ricorda che ad Alessandria gli uomini addetti alla sua lavorazione dovevano indossare un grembiule con sigillo e una maschera, oltre che uscire nudi dall’officina.


Ma una grande svolta doveva inaugurare una enorme era commerciale: la nascita dell'impero Achemenide e la congiunzione tra le filosofie e la medicina indiana e greca, che avevamo lasciato in sospeso dalla prima parte.
- CONTINUA -
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